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ADX e DMI

Il Trend, forza e direzione

ADX: Average Directional Movement

L’Average Directional Movement, comunemente indicato con la sigla ADX, è un indicatore sviluppato da J. Welles Wilder, ingegnere meccanico statunitense conosciuto per i suoi lavori di analisi tecnica e padre di alcuni degli indicatori più utilizzati nei software di trading automatico (come ad esempio l’ATR, l’RSI e il Parabolic SAR).

Si tratta di un indicatore che viene utilizzato per determinare l’intensità di tendenza del trend ed è in grado di identificare se lo strumento finanziario osservato si trova in una fase direzionale o laterale.

ADX non ci mostra però se la direzionalità del trend è verso l’alto o verso il basso, ma ci darà solo conferma della sua intensità.

Come si presenta graficamente l’ADX?

L’ADX si presenta come una singola linea, che si muove su una ascissa che indica il tempo e un’ordinata scandita in una scala da 0 a 100 rappresentante in valore assoluto la forza della tendenza. La linea dell’ADX applicata allo strumento finanziario studiato indica se ci troviamo in una situazione di trend (trending range) o di non trend (trading range); nel caso di forza accertata, ADX non ci mostra però se la direzionalità del trend è verso l’alto o verso il basso, ma ci darà solo conferma della sua intensità.

Come funziona l’ADX?

Abbiamo già detto che la linea del Average Directional Movement non indica la direzione del trend, bensì solo la sua forza e che la sua funzionalità è quella di aiutare l’analista a stimare quanto sia forte il momento del prezzo.

Il set-up standard di questo indicatore è settato su un periodo di 14 sedute di borsa. Sulla base di questo set-up, considerando il valore assoluto della forza del trend su una scala da 0 a 100 sulla linea delle ordinate, è possibile stabilire tre situazioni distinte.

  • Un valore da 0 a 25 dell’ ADX indica poca forza e una situazione di non trend in cui sarebbe preferibile non operare. Il mercato si sta muovendo lateralmente.
  • Un valore superiore a 25 dell’ ADX invece indica che si sta creando un nuovo trend e che la tendenza in atto potrebbe rafforzarsi ulteriormente nel corso del tempo.
  • Un valore superiore a 40 dell’ ADX mostra un consolidamento del trend che ha chiaramente deciso la sua direzione. (Tab. 1)
 

Valore ADX

Forza della tendenza

0-25

Tendenza assente o molto debole

25-40

Inizio di tendenza

40-100

Tendenza forte

Poniamo attenzione ad i valori molto elevati di ADX perché quando inizia ad invertire la direzione, è probabile che cambi la tendenza primaria.

DMI: Directional Moving Index, +DI e -DI

 Ben chiarito il funzionamento dell’ADX, il trader, per operare, raramente lo utilizzerà senza altri filtri perché da solo questo non fornisce segnali sulla direzionalità del trend. Ecco qui che entrano in gioco la Positive Directional Indicator e Negative Directional Indicator comunemente conosciute come +DI e –DI. L’interazione tra questi due indicatori, molto semplici da usare, ci indicano la direzionalità del trend in essere.

Per interpretare la direzionalità del trend, l’ADX viene quindi integrato con questi altri due indicatori (+DI e –DI) di cui studieremo i movimenti dando vita al Directional Moving Index (DMI).

 +DI e -DI, di setup, si configurano come due linee, la prima di colore verde e la seconda di colore rosso che tra di loro interagiscono.

In conclusione, l’indicatore DMI è composto da tre linee: quella dell’ADX che mostra la situazione di trend o di non trend con relativa intensità di quest’ultimo e quelle di +DI e -DI che interagendo tra loro ci indicano la direzionalità del trend in essere.

 L’incrocio delle due linee +DI e -DI fornisce un segnale che mostra all’operatore una zona di acquisto o di vendita. In particolar modo se la linea +DI interseca a rialzo, dal basso verso l’alto, la linea -DI, si ha un segnale di acquisto, viceversa se la linea -DI interseca a ribasso, dall’alto verso il basso la linea +DI si ha un segnale di vendita.

Importante è anche considerare quanto sono estremi i livelli raggiunti da questi due indicatori. Spesso infatti, quando raggiungono valori importanti, ci troviamo di fronte a una possibile inversione di tendenza o ad un rallentamento del trend stesso.

Vediamo un esempio pratico

Il grafico utilizzato è del titolo PLUG POWER. Le linee verde individua il momento in cui +DI incrocia a rialzo -DI. Si nota come, quando la linea verde dell’indicatore (+DI) si trova al di sopra di quella arancio (-DI), viene generato un segnale buy e conseguentemente il movimento relativo del titolo è a rialzo. Viceversa, quando la linea arancio dell’indicatore (-DI) incrocia dal basso verso l’alto la linea verde (+DI) genera un segnale SELL.

E’ importante notare come la linea dell’ADX (nel grafico in rosso), rimanga costantemente sopra il livello 20, superando in alcune fasi il livello 40, conferma di grande forza del trend. Il valore 20 ha un’importanza chiave per l’inizio della direzionalità del movimento dando in questo modo maggiore forza al segnale di BUY (o SELL) appena avvenuto.

Quando l’ADX si trova a cavallo del valore 20 o più sotto, possiamo vedere come tutte le linee si appiattiscono creando un TRADING RANGE, cioè un movimento laterale.